Caro Popolo Lunatico,
crediamo lo abbiate notato, ma ormai, dopo la pausa natalizia, abbiamo ripreso i ritmi consueti e siamo belli carichi per proporvi le nostre mille attività (oltre ai nostri manicaretti pranzoiri e oltre alle nostre ghiottissime torte).
Bene, allora leggete attentamente il prosieguo della newsletter e prenotate un tavolo per i nostri appuntamenti, o un piatto per il pranzo, insomma: veniteci a trovare, vogliateci bene, frequentateci, scopriteci e riscopriteci, occupate abusivamente il nostro divanone e colmate i nostri pomeriggi e mattine dei vostri gruppo-lavoro o -studio. Noi vi accoglieremo sempre a braccioni aperti. In alcuni momenti più sconvolti, in altri meno, ma saremo sempre pronti a farvi allunare per il tempo che riterrete necessario.
Vogliamo ora sottoporvi una questione che magari nemmeno vi sfiora, ma… Ci è venuta in mente durante l’ultima spesona fatta per il locale. Immaginate cosa voglia dire fare il rifornimento-base per un locale come il Luna’s Torta. Ecco, la macchina si riempie in fretta!
Immaginate dunque ulteriormente cosa comporti questo gran quantitativo di merce in un certo momento preciso. E non è il riempimento del carrello, che in fondo si fa con una certa baldanza e velocità: ormai l’abitudine fa orientarsi come ago di bussola verso tutti i prodotti necessari: latte seconda corsia, vicino alla farina e allo zucchero, a poca distanza dagli scaffali della pasta, dell’olio e condimenti…
Ecco, la spunta della lista è a volte un po’ tediosa, ma…
C’è un momento che metterebbe a dura prova i nervi più saldi, o almeno i nostri sicuramente (ma evidentemente non tutti hanno la stessa sensibilità, perché esponendo la magagna ad un congiunto ci ha detto di non venire nemmeno sfiorato dal problema): il momento in cui tutta la megaspesa passa dal carrello al nastro trasportatore della cassa.
Veniamo colti da vera e propria ansia da prestazione. Perché?
Punto Primo: per la coda di persone con magari una decina di articoli malcontati che si crea dietro il nostro carrellone.
Punto Secondo: per la precisa coscienza che si dovrà essere veloci il più possibile, se non vorremmo essere falciati da sguardi e commenti dei clienti in coda dietro di noi (vedi punto primo)
Punto Terzo: per la consapevolezza senza fuor di dubbio che veloci non lo si sarà affatto, anche perché tutta quella megaspesa dovrà ritrovare il suo posto nel carrellone dopo essere transitata sul famigerato nastro.
Punto Quattro: per la certezza al 300% che ci sarà un inghippo in fase di conclusione transazioni. E infatti vuoi mica che il pagamento e la conseguente fatturazione filino lisci come l’olio!
Al verificarsi dei 4 punti suddetti l’uno dopo l’altro, come da programma, corrughiamo la fronte, inizia l’ipersudorazione da imbarazzo, e pur volendo mantenere una certa dignità vorremmo essere catapultati nello spazio o venire teletrasportati nell’istante esatto in cui tutte le condizioni sopracitate, verificandosi, si sommano facendoci sentire piccolini e bisognosi di trovarci in qualsiasi altro luogo.
Detto ciò. Ma siamo noi ad essere attanagliati da ansie spropositate o anche voi, Lunatici, patite le code e il loro quantitativo di stress???
Mah… che poi, a pensarci a posteriori, tutto sommato è anche divertente: basta figurarsi di essere una sorta di personaggio di fumetto che da tale si comporta e agisce nel suo modo maldestro e goffo.
Sì, è l’unica: e come al solito il ridere, il non prendersi troppo sul serio, ha il potere di smontare le paure. E di ribaltare le situazioni antipatiche.
E allora facciamoci una bella risata. E di gusto!
Buona settimana, nostri affezionati Lunatici!