Buongiorno, Lunatici!
Eccoci di nuovo qui con i nostri aggiornamenti settimanali.
A noi potete dirlo: avevate sperato anche voi nella pioggia di martedì e in una poderosa rinfrescata, vero? Ebbene, come noi ne sarete rimasti irrimediabilmente delusi! Ma tant’è: al clima non si comanda!
L’argomento di oggi vien fuori come sempre dal nostro vissuto. E in questo caso specifico vorremmo parlarvi di sogni. Che tipo di sognatori siete? Quelli che tanto io non sogno? Quelli che se li ricordano tutti tutti e che scendono perfino nei minimi dettagli? Quelli che vanno a periodi? Quelli che si innervososcono se se li ricordano o quelli che dal lato opposto si innervosiscono se se li dimenticano o se non riescono a ricordarli completamente?
Abbiamo voluto chiedervelo perché è un periodo di sogni bislacchi, che in parte ritornano in mente anche al risveglio, in parte rimangono come un pizzicorino lì in un cantuccio a bussare, senza che noi si riesca ad aprir loro la porta.
Talvolta ci si risveglia turbati, altre angosciati, spaventati, ogni tanto divertiti o gioiosi, spesso a metà, in un misto di curiosità e attesa, col sapore agrodolce di aspettativa di chissachè.
Non vogliamo qui fare della psicanalisi spiccia, ma abbiamo la certezza che i sogni siano finestrelle del nostro inconscio che si aprono sulla nostra parte razionale per dirci qualcosa, per farci capire qualcosa, per far uscire allo scoperto qualcosa che latita. Per questo è importante ascoltare i sogni che ci capita di ricordare, smontandoli pezzo per pezzo: ognuno è una parte del sé più profondo che reclama attenzione. E chissà che analizzandoli non si arrivi a migliorare una parte della quotidianità o a smontare un meccanismo inceppato o semplicemente a parlarsi con maggiore franchezza, senza infingimenti o omissioni?
Provateci anche voi, Lunatici: abbandonatevi ai sogni e poi smontateli e rimontateli dando il significato che vi sembra più appropriato per il vostro momento, il vostro contorno. Potreste fare curiose scoperte!
E allora buoni sogni a voi tutti!