Buongiorno, Lunatici!
Eccoci qui a scrivervi il solito aggiornamento lunatico settimanale. Tutto sempre bene? Speriamo di sì!
Noi, come detto, non ci lamentiamo. Le nostre giornate procedono come di consueto, anche se ognuna con la sua piccola cifra di diversità.
Questa settimana la riflessione parte da uno scambio avuto con un nostro ormai affezionato cliente. Parlando di questo e quello, come capita di sovente sulla Luna, ad un certo punto è venuta fuori un’espressione che aveva coniato una cara amica un po’ di tempo fa e che ci aveva molto colpito: il rumore dei pensieri. Capitava a motivo del fatto che il Nostro è solito arrivare ad una cert’ora sulla Luna, ordinare qualcosa e poi immergersi letteralmente in un mondo tutto suo, fatto di pensieri, che quasi si materializzano, per quanto son densi. E allora abbiamo aperto il cassettino dei ricordi e tirato fuori questa manciata di parole che racchiude però un concetto molto più ampio, una suggestione che non si risolve nelle tre parole che la compongono. Perché il rumore dei pensieri è fragoroso e appunto quasi ha una sua manifestazione sonora, che sonora non è. Ma è come un moto che raddensa l’aria, solidifica l’atmosfera e rende il pensante (pensieroso, forse?) come astratto in una sua bolla. Isolato in mezzo allo scorrere del mondo, silenzioso in mezzo alle chiacchiere. Concentrato, quasi come presente a se stesso, ma assente all’intorno.
Quante volte vi sarà capitato, Amici, di farvi assorbire da quella condizione quasi magica in cui il mondo intorno sembra scomparire e si viene come assorbiti in una dimensione che sta nell’intercapedine tra sogno e realtà? A noi spesso. E spesso abbiamo anche lasciato che ciò accadese, senza domandarci troppi perché. Una sorta di egoismo, di rintanarsi nel proprio guscio, che però non è proprio così, nella misura in cui questo risulta essere solo il trampolino di lancio per vedere bene dove si è piazzati, prendere la giusta rincorsa e quindi lanciarsi nel vuoto di un salto che è Comunicazione, Condivisione, passateci i termini, ma in quest’epoca forse non sono esagerati, Fratellanza e Affetto, Afflato verso un simile destino. E allora sì, che il rumore dei pensieri diventi baccano, se questo è il metodo in cui riusciamo a renderci Manifesti, presenti a Noi stessi e quindi agli Altri.
Buona Vita, Lunatici!
Non Sprechiamola, ma sorbiamone ogni singola goccia!