L’altro giorno riceviamo una telefonata in cui ci viene regalata una pulizia viso. Strano. Non ci sono eventi che ci riguardano a breve che presuppongano un regalo. Un po’ interdetti fissiamo l’appuntamento: la persona che ci ha fatto il presente è persona fidata.
Poi però chiamiamo la persona in questione e chiediamo delucidazioni… Si scopre l’arcano. È una ditta creatrice di prodotti per il benessere e la bellezza (non faremo nomi per non fare pubblicità) a farsi pubblicità e a creare proseliti facendo queste dimostrazioni gratuite.
Bene. Ormai siamo in ballo: balliamo. Partiamo scettici, soprattutto perché quella ditta ci è sempre sembrata vendere solo fumo e in maniera piuttosto invasiva, quasi a voler creare una setta di discepoli adoranti e poco consapevoli.
Possiamo scegliere il luogo in cui recarci: Chivasso, o zona fiume Stura, nel punto in cui convergono le strade per Settimo e San Mauro. Scegliamo questa seconda opzione. Chiaramente questo comporta che ci perdiamo facendo un paio di giri a vuoto prima di imbroccare la via giusta (e usando il Tuttocittà cartaceo: qui si è antichi!).
Arrivati al civico la sensazione di stranezza si acuisce: non un istituto di bellezza, non uno studio di estetisti, ma una casa pura e semplice, cui suoniamo il campanello un po’ titubanti. E invece eccoci arrivati.
Saliamo una mezza rampa di scale, accolti da una ragazza giovane e simpatica (e molto convinta, scopriremo poi).
Capirete, la situazione continua ad essere abbastanza bizzarra. Dopo una tappa bagno (una pipì imperante) veniamo fatti accomodare al tavolo quadrato di quello che immaginiamo essere un soggiorno. Davanti alla nostra sedia una tovaglietta, uno specchietto e una fila di prodotti belli schierati come soldatini.
Comincia lo spiegone di cosa andremo a fare e… scoperta! Scoperta delle scoperte! La pulizia viso ce la faremo da soli! E non durerà nemmeno pochi minuti!
Cominciamo a detergerci con il detergente, sempre chiacchierando con l’affabile e convinta Asya (la chiameremo così), quindi risciacquo, grazie ad una ciotolina d’acqua che ci è stata messa di fronte appena seduti, procediamo con la crema da giorno, si continua con lo scrub per finire con la maschera alla menta.
La cosa davvero esilarante e buffa è stato fare tutto questo (massaggia il viso – sciacqua il viso – massaggia il viso – sciacqua il viso – tieni in posa la maschera – sciacqua il viso) guardandosi nello specchietto per non sbagliare mira e intanto dialogando del più e del meno con Asya, che intanto ci spiegava la rava e la fava e infine ci ha fatto salire su una specie di bilancia che dà risposte sul tuo equilibriomassavolumepesotonicitàmuscolareattivitàfisicaealimentazionenecessarie (e, siamo convinti, con qualche dato in più, prevede anche il fututo).
Poi l’inevitabile colpo finale, con la proposta d’acquisto anch’essa autocompilata (abbiamo dovuto scrivere i prezzi dei prodotti che avevamo provato o di cui Asya ci aveva parlato).
Dunque, tutto questo per dire cosa? Perché, al di là di aver vissuto un’ora abbondante in modo nemmeno poi così sgradevole e tutto sommato divertente, ci siamo chiesti perché, anche quando ci regaliamo un po’ di tempo, dobbiamo nuovamente essere noi in prima persona a prendere le redini della questione. Non è così bello, ogni tanto, fidarsi, affidarsi e lasciarsi coccolare? Abbandonarsi e lasciare che qualcuno si occupi di noi?
Pur capendo la finalità e le dinamiche di promozione (marketing!) della ditta restiamo fermi sulla diffidenza iniziale: diffida di chi ti fa un regalo e poi te lo fa montare, provare e infine incartare in un onanistico tripudio di chiacchiere inutili!
Se ricevete una telefonata in cui vi regalano una pulizia viso, quindi, state all’occhio e decidete liberamente: sicuro andrete a divertirvi, ma, sappiate che, anche se è vero che bisogna imparare a prendersi cura di sè, ogni tanto è meraviglioso che qualcuno lo faccia per noi.