Buongiorno Lunatici!
Abbiamo di nuovo saltato il nostro appuntamento la settimana scorsa e le motovazioni sono state molteplici, ma oggi eccoci qui ad aggiornarvi sugli accadimenti lunatici.
Sì, perché di cose ne avverranno un bel po’ nei prossimi giorni. Oltre agli eventi soliti (che ormai volgono al termine) abbiamo in serbo per voi alcune novità.
Ma andiamo per ordine: la prossima settimana lavoreremo con orario invariato, ma, festeggiando il 2 giugno, terremo chiuso sia sabato che domenica. Non disperate, perché saremo di nuovo attive e operative da lunedì 5 giugno. Il nostro orario infatti subirà la solita modifica estiva, e quindi ci troverete sulla Luna dal lunedì al sabato, mentre chiuderemo la domenica.
Altra novità bella grossa: dopo tante richieste e un po’ di tentennamenti da parte nostra alla fine ci buttiamo e proviamo a servire cena. Cosa davvero inaudita sulla Luna, se non legata agli spettacoli. Ebbene: quest’estate protrete venire a cenare a lume di luna dal mercoledì al sabato. La cucina sarà aperta all’uopo dalle 20 alle 22:30 quindi il nuovo orario sarà il seguente:
LUNEDì 12-21:30
MARTEDì 12-21:30
MERCOLEDì 12-00
GIOVEDì 12-00
VENERDì 12-00
SABATO 12-00
Ovviamente, come al solito, sarà molto gradita la prenotazione e sarà oltremodo gradito che ci indichiate intolleranze alimentari e/o allergie.
Proviamo a servire le cene in estate e, se l’esperimento funziona, abbiamo intenzione di continuare a servirle anche durante la stagione autunninvernale, mantenendo comunque i nostri soliti appuntamenti con spettacoli di vario genere.
Oggi vorremmo portare la vostra attenzione su una riflessione piccolina, ma neanche poi tanto. Ci è venuto in mente di condividerla dopo la chiacchierata con un nostro affezionato cliente. Ordinando al banco ci ha mostrato un paio di tubetti di lucido da scarpe appena comprati. Però non era soddisfatto. Tempi che furono ne aveva trovato uno formidabile, che rendeva le calzature splendenti, ma ora non è più in commercio. Navigando in internet si trovano soltanto cimeli: tubetti e vasetti del miracoloso prodotto, ma ormai oggetti di modernariato. Era contrariato.
E come dargli torto?
Quante volte avete pensato a questo o quell’oggetto che ora non esiste più? Quante volte vi siete chiesti che diavolo di fine avessero fatto quei biscotti, quelle caramelle, quelle penne, quei giochi da tavolo, quegli zaini, quelle scarpe, quei vestiti, quelle merendine, quella bibita e così via? L’era della globalizzazione e della glocalizzazione ci ha abituati ad avere tutto e di tutto e di più, in un’overdose di prodotti da cui quasi ci si sente soffocati. Abbiamo qualsiasi cosa a portata di mano, e in caso non lo fosse, arriva in un amen. Però, siamo sicuri, tanti di voi leggendo queste righe riandranno a quella cosa lì, trovata e poi perduta, e sentiranno un pungolo di nostalgia fare capolino.
Sarebbe divertente raccogliere gli oggetti perduti di ciascuno di noi e organizzare una sorta di museo alla memoria di quei prodotti ormai vintage. A seconda dell’età e delle esperienze pensate che variegato guazzabuglio ne verrebbe fuori!!
E voi? Avete anche voi oggetti perduti? Forse il segreto per non smarrirli del tutto è proprio quello di parlarne, di ricordarli e dargli ancora un piccolo anelito di gloriosa vita.
Ma bando alle romanticherie e alla prossima!