Buongiorno, Lunatici!
Ormai è risaputo: martedì 23 agosto il nostro satellitone ha riaperto i battenti e noi siamo di nuovo qui a scioglierci dal caldo e ad aspettare che ci veniate a trovare.
Qualche informazione di servizio. La settimana di riapertura ci vedrà osservare il seguente orario: da martedì 23 a sabato 27 agosto dalle 12 alle 21:30. Mentre la settimana successiva, dal 30 agosto al 4 settembre, riprenderemo l’orario autunninvernale riaprendo anche la domenica (sempre dal martedì alla domenica dalle 12 alle 21:30).
E ora veniamo a noi: ci state chiedendo come va, come sono andate le vacanze, se ci siamo riposate. Ecco, la risposta è complessa e composita. E vi spieghiamo il perché. Al come va non potremmo che rispondere: egregiamente! (o quasi, visti alcuni antipatici incidenti occorsi al rientro), al come sono andate le vacanze possiamo rispondere: in modo sublime, nonostante qualche sfortuna capitata qui e lì e la difficoltà nell’affrontare le strade molisane. Al vi siete riposate rispondiamo categoricamente no. Ma forse non era neanche quello che avevamo pensato e desideravamo in fondo. Già, perché abbiamo concordato di andare ad esplorare il Molise quest’estate. Una decina di giorni alla scoperta della regione che non esiste.
Ebbene, il Moliste esite, eccome, ed è anche prepotentemente bello. Una perla rara che merita solo di essere scoperta, visitata, assaggiata, assaporata, percepita sulla e sotto pelle, cogliendo le contraddizioni che la animano, come l’ospitalità incondizionata dei suoi abitanti.
Vero è che, soprattutto per ragioni strutturali più che altro, il Molise ce lo si deve conquistare: strade tutte curve, spesso ripide (in salita come in discesa) e sovente sconnesse e davvero faticose da percorrere (di gran lunga meglio avere una macchina alta e con buona ripresa!!!).
E i luoghi molisani non devono essere conquistati solo percorrendoli a quattro ruote, ma anche muovendovisi a piedi. I borghi sono quasi tutti arroccati su un cucuzzolo (che è parte integrante del loro fascino) ma vi facciamo solo immaginare le scale e le salite per raggiungere il culmine dei paesi!!!
I molisani non si sanno proporre: vivono circondati dalla meraviglia e la svendono gratis, o per poche lire, quasi inconsapevoli del tesoro che hanno fra le mani, se si eccettuano pochi casi rari in cui il turismo invernale o estivo ha dato una ventata di spirito d’iniziativa per quanto riguarda l’autopromozione.
Infatti la contraddizione vive in questo contrasto: piccole cittadine curatissime e piene di iniziative culturali e ricreative stanno a un tiro di schioppo da altre lasciate al loro destino, trascurate, come dimenticate e consegnate all’inclemenza del tempo, che le rende decadenti e avvizzite in un passato che dimostrano, ma che diventa triste rovina a causa dell’incuria.
Quindi no, non ci è stato possibile riposarci, prese com’eravamo dall’inerpicarci per viuzze e scale, dal rimuginare su tutto quello che ci saltava agli occhi con l’evidenza dell’ovvietà, dall’intessere conversazioni con questo popolo ricco di Storia e di storie da narrare…
Non per questo però possiamo dirci meno soddisfatte, meno rigenerate, ricaricate, rinvigorite da un viaggio che ne ha racchiusi molti al suo interno, su molti piani differenti.
Perciò se non riposate ritorniamo in qualche modo entusiaste, grate, arricchite e curiose: quale molla migliore per prepararci al meglio alla nuova stagione?