Questa newsletter è punteggiata di una nota malinconica, ma spiegheremo più in là il perché.
Ormai l’abbiamo ben chiaro: Luna’s Torta è un porto di mare. In tre anni ci siamo fatte la precisa idea di quanto il numero e il tipo di persone che allunano siano variabili e in vario modo costanti o meno nel loro andare e venire.
Categoria affezionati: più volte alla settimana, spesso più volte al giorno, soprattutto se vicini di casa.
Categoria marcia longa: arrivano nel locale per colazione e se ne vanno dopo l’aperitivo (non è detto che siano così assidui).
Categoria saltuari: ogni tanto, quando capita, passano a trovarci, magari non spesso, ma quando possono un salto lo fanno di sicuro.
Categoria assidui: quelli che, appena riescono, sulla Luna’s non possono proprio fare a meno di trascorrere qualche ora.
Categoria pranzoiri: vengono tutti i giorni (oquasi) a pranzo.
Categoria è vero amore: personaggi che ormai fanno parte integrante del Luna’s e che un po’ vengono inscritti nella sua storia, persone che arrivando pretendono (con tutta ragione!) anche una certa considerazione e un trattamento di riguardo.
Poi ci sono quelli che si infatuano e che per periodi li si vede sempre, ma appena cambia qualche dinamica di vita i passaggi si assottigliano. C’è anche chi ricompare dopo lunghi mesi d’assenza, chi s’è trasferito, ma appena può un salto sulla Luna’s lo fa.
Non neghiamo che sì, si nota l’avvicendamento, si nota quando qualcuno viene più o meno assiduamente, chi manca da un tot, ma pensiamo sia normale in un locale che, come il nostro, ospita più anime. Noi, dal canto nostro, ci accorgiamo delle presenze, assenze, ce ne domandiamo i motivi, ma poi finisce lì.
Diventa più difficile far finire lì la cosa, quando uno di questi avvicendamenti diventa definitivo, come nel caso di Ada Ferroglio, la poetessa scomparsa quest’anno, in estate (che possiamo a buon diritto annoverare tra i è vero amore). Perché scriverne ora? Perché all’epoca non ci era sembrato il caso: abbiamo salutato silenziosamente la nostra amica, senza far troppo clamore.
È però capitato, sabato, in occasione del 14 ottobre, giorno in cui si sarebbe festeggiato il suo compleanno, che le Donne del Comitato di Quartiere con cui Ada era amica e collaborava le abbiano dedicato un bel pomeriggio di video, poesie, ricordi e canzoni alla Casa del Quartiere, qui, in San Salvario.
Ebbene. Ci siamo emozionate. Invitate, abbiamo presenziato anche noi Lunatiche e abbiamo percepito quel classico nodino alla gola, quel tanto di pungolo di tristezza, quel sapore amarognolo tra un sorriso e un rimpianto. Ada teneva il suo posto. Ada ha colorato i pomeriggi lunatici con il suo sorriso, quel carattere forte e volitivo, quell’ego fiero di sè quel tanto da fermare tutti per far ascolare uno dei suoi componimenti.
Salutandola ci siamo rese conto di quanto in realtà TUTTI, ma proprio tutti coloro che compongono il Popolo Lunatico, incidano sulla vita lunatica, siano la linfa del suo stesso esistere, il motore che crea i presupposti perchè le cose accadano e accadano in un certo modo.
Il Popolo Lunatico come un florilegio variopinto di tesserine che compongono questo chiassoso, festoso, gustoso, colto mosaico: la somma delle risate, dei discorsi, delle passioni, delle speranze e aspirazioni, le delusioni, i dolori, gli umori bigi come i momenti allegri.
Un mondo “in piccolo” in cui è un privilegio muovere i nostri passi e avere modo di incrociarvi, conoscervi, entrare in relazione: scambiare qualcosa che sia un poco più in là della chiacchiera di cortesia.
GRAZIE, Ada, in primo luogo, ma GRAZIE a voi tutti, Lunatici! Avvicendevolissimevolmente!