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Thomas, La pazienza dei bufali sotto la pioggia

    Thomas, La pazienza dei bufali sotto la pioggia

    [spacer size=”10″] Piccole storie quotidiane, molto ben raccontateGli autori di romanzi, per lo meno alcuni autori di romanzi, lavorano in questo modo: per mesi raccolgono materiale sparso, una conversazione, l’abbigliamento di una cameriera, il gesto di una vecchina, una riflessione filosofica, un articolo di cronaca. Poi riscrivono questi frammenti e li cuciono insieme, usando come filo la trama che hanno in mente.

    David Thomas non è uno scrittore di questo tipo, almeno a giudicare da questo La pazienza dei bufali sotto la pioggia, libro appena uscito per Marcos Y Marcos. O meglio: è sì un grande raccoglitore e scrittore di frammenti. Ma poi, anziché combinarli, li lascia allo stato di: aneddoti, riflessioni, descrizioni, monologhi interiori, apologhi, barzellette, mail. E il resto, la cucitura dei singoli atomi narrativi, lo lascia casomai al lettore.

    [pullquote align=”right”]In dieci minuti è riuscita a piazzare almeno quattordici diminutivi. Qualcosa mi dice che con questa ragazza non vivrò mai niente di grande.[/pullquote]Il tema forse più presente è l’amore – quello sentimentale e ancor più quello carnale – ma in questa raccolta di 73 brevi testi c’è davvero di tutto: si parla di rapporti umani e di lavoro, di politica e di letteratura, di viaggi; si parla molto di piccole fisime quotidiane, di particolari spesso non raccontati ma quanto mai veri; si parla di non detto, che forse solo in un libro del genere si può raccontare bene.

    La pazienza dei bufali sotto la pioggia deve il suo titolo a uno dei racconti, mentre la copertina è ispirato a un altro testo, La lumaca, che è forse il più potente. Le poche righe di ciascun frammento fanno spesso da innesco alla fantasia di chi legge. Se amate le letture brevi che si riverberano a lungo dentro di voi, non fatevelo scappare.

    Il libro recensito

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