È disponibile anche in edizione economica (9.5 euro) il primo romanzo del regista Paolo Sorrentino, libro che alla sua uscita – nel marzo 2010 – aveva suscitato entusiasmi e perplessità in egual misura.
Tra l’elenco iniziale di cose che non si sopportano e l’affermazione finale secondo cui “Hanno tutti ragione” si gioca un romanzo che è affollato di personaggi memorabili e frasi notevoli almeno quant’è scarno di accadimenti.
[cro_callout text=”L’esordio da scrittore di Paolo Sorrentino è un romanzo affollato di personaggi memorabili e frasi notevoli almeno quant’è scarno di avventimenti.” layout=”3″ color=”#891C09″]Strano, si direbbe, perché la vita del protagonista Tony Pagoda è straordinaria: prima scugnizzo ingegnoso, poi cantante di talento, infine artista affermato in patria e all’estero. Ma altro che infine, è solo l’inizio: Tony toccherà vette di fama, butterà tutto a mare, andrà in esilio volontario e tornerà. Covando ben stretto un segreto indicibile.Però tutto questo, che poi è la trama, funziona qui da cornice e nulla più. Il grosso del libro lo fanno le riflessioni, gli aneddoti, la chiacchiera spiccia di Tony e degli altri personaggi, spesso semplici alter ego del protagonista (anche se ben sceneggiati).
Un libro molto “napoletano”, filosofico e saggio, rivelatore di una realtà – quella contemporanea – che a Paolo Sorrentino non deve piacere granché. Si ride, ci si immalinconisce, ci si indigna.
Al suo esordio letterario, Paolo Sorrentino ha trovato subito un tono riconoscibile e personaggi di spessore. Se fosse riuscito a mettere insieme una trama più ricca del semplice comporsi di aneddoti, avrebbe scritto un libro grande. Ma anche così, c’è da togliersi tanto di cappello.