Come speso accade le nostre settimane ci ispirano. Certo a volte ci aspirano anche, ma questa è un’altra storia. Stiamo leggendo il libro di Silvia Greco che presenteremo nei prossimi giorni sulla Luna (Un’imprecisa cosa felice) ed eccoci qui a ragionare di felicità imprecise e imprecisate, a volte anche imperfette.
Capitano spesso qui sulla Luna’s e dintorni quei momenti di imprecisata feicità, quelli che durano solo un secondo, una frazione di secondo, e ti riempiono il cuore di quel certo non so che. Capita ad esempio quando passando all’asilo per andare a lavoro un bimbo ti fa un sorriso grosso come una casa perché ti ha riconosciuto, sei quella che gli da la brioche il sabato mattina mentre soddisfa la sua curiosità spiegandogli come si monta il latte alla macchinetta del caffé.
Capita quando riabbracci vecchi amici che arrivano da territori nemmeno poi così lontani… Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, ne sono passati tanti sulla Luna nei giorni scorsi, nei prossimi giorni torneranno (venite ad accogliere anche voi il buon Claudio sabato, ve lo assicuriamo, la vostra felicità sarà molto precisa a fine serata).
Capita quando chiudi l’ultima pagina di un buon libro e hai la netta impressione di aver letto cosa buona e giusta. Certo, quella è una felicità mista a nostalgia, un po’ romantica, se vogliamo.
Sono tanti quei momenti, “momenti di trascurabile felicità”, per citare un altro libro, quello di Francesco Piccolo. Imprecisi, trascurabili e pieni.
Insomma, sapete di cosa stiamo parlando. Beh, se anche voi avete quei momenti di felicità imprecisa e imprecisata fate pure un salto da noi e condivideteceli con un sorrisone. Ché noi, in ogni caso, non ne abbiamo mai abbastanza.