Ben ritrovato, Popolo Lunatico!
Sopravvisuti al cambio d’ora con un’ora di sonno in meno tra sabato e domenica? Noi sembrava di no, e invece: eccoci qui splendide splendenti! (Si fa per dire)
E, per controbilanciare il racconto quasi da vita nel Bronx dell’altra settimana, oggi vi raccontiamo una piccola perla che ci ha veramente colpite e rimarrà impressa.
La giornata scorre nel suo solito fare e disfare, è trascorso da poco il momento pranzi e arrivano nel locale quattro ragazzi molto entusiasti: ben presi per dirla alla giovane. Chiedono caffè, grappe, amari e sostano un attimo al bancone chiacchierando tra di loro, ma ogni tanto coinvolgendoci chiedendoci conferma o smentita delle loro affermazioni. Simpatici, sorridenti, più o meno nostri coetanei e decisamente casual come noi lo siamo.
Poi una delle ragazze si stacca dal gruppetto e si avvicina porgendoci un libro e ammiccando: Mi ha chiamata, lo prendo! Sorridiamo d’intesa, ma poi, facendola pagare, la voglia di parlare le scappa da tutti i pori e ci chiede se conosciamo Venezia, se potremmo capitarci prossimamente. Sì alla prima domanda, chissà alla seconda.
E lei, con occhi grandi e luminosi, ci parla di due realtà veneziane gemelle del nostro Luna’s (da cui è rimasta colpita e che le piace un sacco): la libreria Marco Polo e la libreria Sulla Luna. La prima ce la affianca per afflato spirituale, nella scelta degli autori e delle case editrici, la seconda perché c’è anche la parte del bistrot che ci accomuna. Locali gemelli gestiti da matti simili a noialtre che hanno ancora un briciolo di sogni e la forza per dar loro corpo, nonostante tutto.
Fin qui tutto bene! Sorrisi, curiosità di conoscere i nostri amici veneti, chiacchiere di commiato. Quando però la ragazza che ha comprato il libro (Anna) ha proprio proprio voluto stringerci la mano a lungo, presentandosi, dicendoci Grazie! e si è illuminata quando le abbiamo consegnato il nostro mitico segnalibro da visita insistendo perché, se mai noi si passi da Venezia, si debba mettersi in contatto con le due librerie di cui sopra, bè, nella nostra scorza si è aperta una breccia e per poco non ci è scappata la lacrimuccia!
Fa bene, ogni tanto, vedersi con altri occhi, gli occhi di chi ci scopre per la prima volta e si stupisce, si meraviglia, rimane esterrefatto e ci ricorda che bel luogo sia il nostro Satellitone, soprattutto per tutto lo splendido Materiale Umano che riesce a unire creando connessioni, atmosfere, partecipazione a quell’idea pazza che ancora ci fa palpitare il cuore.