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Aprile, nuovi libri da scoprire! | I consigli di aprile 2023

    Lavinia Mannelli
    L’AMORE é UN ATTO SENZA IMPORTANZA
    (66thand2nd, € 15) 

    Giulia e Guido sono una giovane coppia di aspiranti intellettuali: lui fa l’insegnante e sogna di diventare un pittore di successo; lei lavora all’Ikea, ha ambizioni da designer e organizza serate contro il patriarcato. Il loro rapporto sembra solido e senza ombre, ma un giorno, per festeggiare l’anniversario, lei gli fa trovare sul divano Tamara, una bambola del sesso di ultima generazione. Con gli occhi di questo ospite inconsueto, che inaspettatamente e a loro insaputa ha acquisito autocoscienza, osserviamo così lo svolgersi delle dinamiche di coppia. Tamara è un regalo o un ricatto? In ogni caso il suo arrivo scompaginerà a poco a poco ogni equilibrio. Lasciata sola a casa in compagnia della tv, giorno dopo giorno la bambola prende lezioni sulla vita e sull’amore da Maria De Filippi, Barbara d’Urso e altre eroine dell’intrattenimento di Mediaset. Quando incontra David, un artista amico della coppia, si sorprende a desiderarlo. Ed è proprio attorno al desiderio che Lavinia Mannelli costruisce questo romanzo delizioso e indocile: il desiderio sessuale e quello di successo e di riconoscimento, i volubili desideri dei messaggi mediatici come quello più radicato e radicale di tutti, il desiderio di essere amati.


     

    Pascale Kramer
    UNA FAMIGLIA
    (Nutrimenti – Trad. di Luciana Cisbani, € 17)

    Una storia di crepe e sgretolamenti, fra le aspettative, le menzogne, le ansie, la rabbia e l’affetto di cinque membri di una famiglia alle prese con la desolante problematicità del figlio maggiore. Lui – l’apatico trentottenne Romain devastato fin dall’adolescenza dall’alcolismo – è il grande assente, l’unico di cui alla fine ignoreremo il reale vissuto in questo gruppo famigliare colto nei giorni convulsi dell’arrivo dell’ultima nata di casa. Il lieto evento è funestato dalla notizia che Romain ha perso quel posto di lavoro su cui tutti avevano fatto tanto affidamento.

    Uno per volta, seguiamo i membri della famiglia, ognuno alle prese con difficoltà e sofferenze coltivate all’ombra di quell’ingombrante pena famigliare, ognuno con le proprie convinzioni e ricette per Romain, che riappare come un fantasma in fuga. Del resto, il mansueto e amabile Romain è in fuga da sempre; così come da sempre accetta, e nel contempo rifiuta, qualunque cosa dalla sua famiglia.

    Sarà Lou, la neomamma, l’elemento più lucido e razionale, a esprimere l’amara constatazione finale: per aiutare Romain, “non avremmo dovuto avere una vita”.


     

    Nicolas Mathieu
    LA CANZONE POPOLARE
    (Marsilio – Trad. di Margherita Botto, € 21)

    Hélène compirà a breve quarant’anni. Ha ottimi studi alle spalle, una carriera stimolante, due figlie. Nata nell’Est della Francia, ha vissuto a lungo a Parigi e, agli occhi degli altri, ha realizzato il sogno di tutte le ragazzine di provincia: andarsene, cambiare ambiente, riuscire. Eppure, tornata sulle colline di Nancy, avverte un’insoddisfazione profonda; ha quasi la sensazione di aver corso invano, di aver sprecato l’esistenza.
    Christophe i quaranta li ha passati da poco. Al contrario di Hélène, non ha mai lasciato la cittadina dove entrambi sono cresciuti. Al contrario di lei, ha preferito lavorare con lentezza, restando a far baldoria con gli amici di sempre e rimandando al futuro i grandi sforzi, le grandi decisioni, l’età delle scelte. Oggi abita con suo padre e suo figlio, vende cibo per cani e ha ricominciato a giocare a hockey come quando aveva sedici anni. Si direbbe che Christophe abbia sbagliato tutto. Eppure lui crede che tutto sia ancora possibile.
    Lacanzone popolare racconta Hélène e Christophe, che si scoprono adulti senza essere davvero cresciuti. Racconta la loro nostalgia di un’adolescenza che non tornerà, la loro voglia di ricominciare daccapo. E il desiderio di due corpi non più innocenti, ma dannatamente vivi.
    Il Premio Goncourt Nicolas Mathieu, uno degli scrittori più celebrati della letteratura francese contemporanea, ritrae le crepe della società e le ferite dell’anima in una romantica e potente ballata sul tempo che passa, sui piaceri che ci rimangono quando i sogni evaporano, sulle chimere a cui ci aggrappiamo per non essere travolti dalla paura del domani.