Buongiorno Lunatici!
La Primavera ci aveva solo ingannati! Sono tornati pioggia, vento ed umidità, ma eccoci qui comunque!
Per prima cosa vorremmo ricordarvi che chiuderemo da venerdì 29 marzo a lunedì 1 aprile compresi per le vacanze pasquali. Non ce ne vogliate, ma abbiamo i biglietti per il concerto di Daniele Silvestri a Roma e quindi chiuderemo un giorno in più, rispetto al previsto. Ma pensate come torneremo pimpanti e cariche di nuova energia!
Vi ricordiamo inoltre, per lo stesso motivo, che non ci saranno i soliti eventi del venerdì e del sabato sera, ma ci riprenderemo alla grande la settimana successiva. Scorrete la newsletter e saprete cosa bolle in pentola.
E ora veniamo a noi. La nostra riflessione odierna parte da un avvenimento capitato qualche giorno fa e che ci ha colpito. Eravamo a cena fuori casa e, ritornando alla macchina, abbiamo trovato sul cruscotto ad attenderci una rosa rossa.
La qual cosa è stata una sorpresa, una bella sorpresa! Premettiamo che non amiamo i fiori recisi: sanno di caducità. Preferiamo di gran lunga le piante, con le loro radici ben salde nel terreno e la possibilità di crescere. La cosa spiazzante è stato il gesto. Un gesto gentile, in questo presente a tratti così fosco.
Ci siamo interrogati sulle motivazioni di tale gesto:
– una rosa acquistata da uno dei Rosari che girano per Torino ma che non era in realtà motivo di interesse ed è stata lasciata sul parabrezza di una macchina a caso per farle trovare un nuovo padrone che magari si sarebbe preso cura di lei?
– una rosa acquistata da un amante/un’amante poi rifiutato/a che quindi è stata mestamente abbandonata nel primo posto utile?
– una rosa che è stata volutamente lasciata su un’auto a caso per creare bellezza?
O magari ci sono mille altre spiegazioni a questo ritrovamento così inconsueto. Però, ripetiamo, il gesto è stato gentile, in ogni caso, e ha creato bellezza, ha generato un sorriso, ha destato curiosità ed è stata una piccola luce accesa nella penombra della mediocrità e del disinteresse che spesso ci circonda.
Pensateci. Ci vuole così poco! Un piccolo comportamento gentile, inatteso e tenero può cambiare anche solo di un po’ un piccolo momento della vita di qualcun altro. E allora perché non andare in giro a far fiorire la bellezza attraverso microgentilezze? E di microgentilezza in microgentilezza chissà che il morbo della generosità e affetto verso il prossimo non dilaghi rendendo il mondo un posto migliore in cui muovere i propri passi?