Eccoci, Amici Lunatici!
Dopo un paio di missive arrivate un po’ così, con tempistica insolita, eccoci a ritornare nel solco della tradizione. Avete gozzovigliato per Pasqua e Pasquetta? Vi siete divertiti? Siete stati in famiglia? Avete viaggiato? Avete organizzato super grigliate con gli amici?
Qualsiasi cosa abbiate fatto speriamo vi siate riposati, siate stati sereni e abbiate mangiato e bevuto bene.
Noi non ci possiamo lamentare, e proprio dall’aver trascorso come abbiamo fatto la nostra Pasquetta, nasce lo spunto per questo nostro aggiornamento settimanale.
Come quasi tutti gli anni non avevamo la più pallida idea di dove saremmo state e con chi. Pasqua e Pasquetta arrivano sempre un po’ come di sorpresa. E a sorpresa riceviamo il messaggio di una cara amica che ci inserisce in un mega-gruppo. Subito il sospetto è che si tratti di una di quelle adunate oceaniche un po’ senza arte nè parte. Eppure è strano, lei è persona che non è incline a buttarsi nella mischia e nemmeno a fare baraonde senza capo nè coda! Ci dev’essere altro sotto. E infatti leggendo il corpo del messaggio ci si chiarisce meglio il motivo dell’invito e si dipanano le nebbie…
L’amica in questione è in un momento di passaggio. A maggio deve lasciare la casa che ha amato molto (e visto diventare quello che è) perché ha trovato qualcosa di più comodo (non a 40 km da Torino) e meno impegnativo a livello di gestione. Questo passaggio è necessario, ma in qualche modo la spaventa e se una parte è incuriosita dal fatto di buttarsi in un’esperienza e una vita tutte nuove, dall’altra il cuore batte di inquietudine e timori più che sacrosanti.
Per questo ha chiamato a raccolta diversi amici incontrati in diverse situazioni e arrivati da diverse esperienze e ha organizzato questa festa di Pasquetta: ha voluto celebrare un passaggio, ma anche chiederci di andare a farle coraggio.
Non ci crederete, ma eravamo quasi una trentina, alla fine. E si conoscevano bene o anche solo di sfuggita in pochi dei presenti! Eppure eravamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Avevamo voglia di chiacchierare, scoprire nuove persone, scambiare esperienze. Il tutto accompagnato da buon mangiare e buon bere, risate, giochi.
La giornata è stata clemente, e infatti abbiamo trascorso la maggior parte dle tempo fuori, nel bel giardino che ci ha accolto e ha fatto riposare le nostre stanche membra.
Abbiamo portato tutti qualcosa da mangiare e qualcosa da bere e in poco si sono creati diversi punti ristoro, nonchè un gruppetto di fuochisti che hanno grigliato davvero sapientemente. E poi via con le chiacchiere, le risate, con l’amica che ci ha fatto scegliere cose (indumenti, oggetti, e via dicendo) da portare via per essere più leggera nel trasloco.
In un niente è arrivata sera e allora s’è deciso di accendere un falò, come una sorta di rito di passaggio in cui ognuno dei rimasti ha scritto su un bigliettino e gettato al fuoco ciò che gli è sembrato opportuno e propiziatorio per accogliere il nuovo.
Avevamo accolto di buon grado quest’invito più che altro per stare vicino alla nostra amica, e invece abbiamo vissuto una giornata magica, arricchente, circondata da belle persone ed energie e un’atmosfera davvero gradevole.
E siamo fermamente convinte che sia stato uno dei modi più adatti e nel contempo carichi di significato per celebrare un cambiamento, il cambiamento. Chi l’avrebbe detto che anche festeggiando s’impara???