Buongiorno Lunatici!
E allora, come va? Come state? Il tempo volge alla primavera, a quanto sembra, e noi godiamo di queste nuove giornate soleggiate.
Questa settimana la nostra chiacchierata parte da una riflessione che in realtà ci girava in testa da un po’. Poi saranno la quotidianità non sempre rose e fiori, le criticità del presente, la stanchezza, l’aver visto al cinema Perfetct Days, diamo finalmente stura a quello che forse neanche bene sapevamo di avere dentro.
Pensateci. La nostra vita è fatta di consuetudini. Alzarsi al mattino, prepararsi, fare quelle due o tre cosette prima di uscire di casa poi gettarsi nel mondo, portando la propria persona fuori, al lavoro, a contatto con la realtà circostante, le persone che gravitano intorno. C’è il giorno in cui siamo particolarmente in forma, quello in cui siamo stanchissimi. Quello in cui sprizziamo gioia da tutti i pori, quello invece in cui vorremmo sprofondare nel terreno. Quello in cui tutto sembra andare come da programma, quello in cui la vita si diverte a metterci i bastoni tra le ruote. E poi ci sono i giorni medi, dove procede tutto nella norma, senza particolari picchi in alto o in basso.
Come fare la differenza? Come rendere questa sequenza imperfetta di giorni un posto dove abitare con serenità apprezzando il proprio presente? I dettagli. Crediamo che forse siano i dettagli a fare la differenza.
Ripartiamo dall’inizio. Siamo a casa, ci destiamo dal sonno un po’ maledicendo la sveglia, ma poi un raggio di sole fa capolino dalla finestra. A sedere sul letto una carezza alle gatte e un sorriso. Poi un po’ di esercizio mattutino: uff! E invece guardando fuori dalla finestra notiamo che altri si svegliano con noi e allora seguiamo la musica e in poco siamo pronti per la colazione, sempre lei, ma notiamo quanto la nostra tazza sia fumante al punto giusto, la frutta croccante, la marmellata morbida. E poi la doccia con l’acqua che rinvigorisce e creme e profumo che ci avvolgono in un abbraccio.
Usciamo di casa e inforchiamo la bici sentendo la fragranza del bucato dei vicini steso ad asciugare. Pedaliamo godendo del venticello che ci viene incontro, osservando quella via solita, ma con sempre qualche particolare dissimile.
A far la spesa captiamo discorsi tra clienti o addetti alla vendita sorridendo delle dinamiche che di volta in volta andiamo a cogliere.
Prendiamo il caffè e facciamo caso all’umanità che ci circonda, con tutte le sue bizzarrie.
Quindi arriviamo a lavoro e…
Crediamo basti a rendere l’idea che volevamo trasmettere. Vivere attimo per attimo con intensità, amando un po’ tutte quelle piccole abitudini, quei riti, quelle azioni che una via l’altra costituiscono la sostanza dei nostri giorni, dettaglio per dettaglio, valorizzando anche le cose più infinitesimali per gioire intimamente di poco e di niente, che non è accontentarsi, ma cogliere l’essenza speciale di un po’ tutto ciò con cui veniamo a contatto o che agiamo, anche quando sembrerebbe non averne.
Ai dettagli, fateci caso! E chissà che non vi capiti di sorridere più spesso!