Buongiorno, Lunatici!
E allora, come va? Ancora tutti interi oppure sciolti dal caldo? Noi siamo in uno stato che è davvero prossimo a tendere al liquido, ma non importa, tanto che faccia caldo lo percepiamo tutti!
Veniamo a noi. Domenica abbiamo sfruttato il giorno di chiusura concedendoci una giornata particolare. Tanti di voi lo sapranno: sabato 11 e domenica 12 giugno è stata organizzata per Torino la bella iniziativa Open House, che nasce ricalcando l’idea londinese nata nel 1992 e poi esportata a Roma (2012) e Milano (2016). Quest’anno è stata la quinta edizone torinese di questa manifestazione e noi ve ne vogliamo parlare perché ne siamo rimasti davvero piacevolmente colpiti.
In cosa consiste? Consiste nel fatto che, come suggerisce il titolo, vengano aperte case ad un pubblico che potremmo essere ognuno di noi. Per un fine settimana i torinesi (e non) hanno potuto accedere e quindi visitare e conoscere luoghi altrimenti interdetti al pubblico. Partecipare è stato molto facile: è bastato registrarsi sul sito internet dedicato, scaricare il QRcode necessario per gli ingressi e farsi la mappa del percorso che si sarebbe deciso di seguire. Le case aperte, o meglio i luoghi visitabili (visto che non solo di case si è trattato) erano distribuiti su tutta Torino (e qualcosa anche in cintura), quartiere per quartiere, per un ammontare di più di un centinaio.
Oltre all’offerta molto ampia vogliamo fare il nostro plauso all’organizzazione, composta unicamente di volontari che accompagnavano i visitatori alla scoperta dei luoghi in questione. Gli ingressi erano completamente gratuiti: gli unici parametri da rispettare erano orari e giorni di apertura.
Quindi domenica noi che s’è fatto? Inforcata la bici abbiamo incominciato il nostro percorso a tappe alla scoperta di quelle case ed edifici che ci avevano incuriosito. Abbiamo affrontato solo un paio di code, per il resto è filato tutto liscio e in tempi ragionevoli. La meraviglia però, che vogliamo condividere, è stata la sensazione di sentirsi turisti nella propria città, sperimentare anche nella nostra bella Torino quell’attitudine al naso in su e gli occhi pieni di stupore che chi ha viaggiato ben conosce.
Chiudere il giro con una sbirciatina agli artigiani che avevano allestito i loro banchetti in piazza Madama Cristina per San Salvario Emporium e quindi farsi un aperitivo in loco con gli amici ci ha propio regalato la sensazione di essere in vacanza e siamo diventati golosi di questa bella esperienza, tanto che il prossimo anno ci organizzeremo molto prima e molto meglio in modo da scoprire anche altri quartieri oltre a San Salvario, che è stato quello d’elezione di quest’anno, più che altro per comodità.
Lunatici cari, se avete goduto dell’esperienza non potrete che confermare le nostre parole, se no speriamo di avervi incuriositi e di avervi invogliati a provare anche voi l’ebrezza partecipando all’edizione di Open House dell’anno prossimo.
Detto questo vi salutiamo e diamo appuntamento alla prossima missiva. Stata bene! A presto!