

Marco Pollarolo con Stefano Giorgi in I capelli delle donne. Il sacro e il femminile
Iniziativa inserita nel programma Salone Off
Ubbikkai è il sostantivo che in Wolof indica la parola ed è quindi parola, racconto, narrazione. È il “materiale” della tradizione orale africana, quello di cui i griot sono i massimi esperti e garanti.
Ubbikaai è un viaggio attraverso l’arte senza tempo della narrazione orale, un’esperienza che ci invita ad esplorare il
mondo, noi stessi e gli altri attraverso il potere delle storie. Nel dare forma a questi mondi e corpo ai personaggi le storie si accompagnano a proiezioni dipinte dal vivo e create sul momento attraverso acqua, colori, carta e pennelli.
Si è soliti credere che siano gli esseri umani a dar vita alle storie, ma ad un livello più profondo sono le storie a forgiare ciò che noi siamo. Fiabe e miti riecheggiano ancora quando parliamo del femminile: dall’antica Grecia al Vecchio Testamento, fino alle fiabe dei fratelli Grimm. In ogni trama, i capelli delle donne diventano fili invisibili che intrecciano questi racconti, specchi che riflettono l’essenza più profonda di chi siamo, di ciò che potremmo essere,
forse anche di ciò che dovremmo temere di diventare.
Le storie hanno sempre custodito una relazione speciale con il femminile. Mentre gli uomini scrivevano con inchiostro di penna, la donna tesseva il suo racconto con delicatezza, come chi lancia un messaggio segreto destinato a svanire nell’aria, una volta ricevuto.
Nei riflessi di queste immagini, disegnate nel vento dal narrare, possiamo esplorare il femminile che vive in noi, una presenza silenziosa ma potente, capace di trasfigurarsi in mille forme, sempre vive, sempre pronte a parlarci.
Marco Pollarolo
Economista ed antropologo ho lavorato per 10 anni in cooperazione internazionale di cui 7 in Africa occupandomi di progetti d’urgenza e sviluppo principalmente nell’ambito della salute comunitaria. Formato in teatro sociale collaboro da 12 anni con la Fondazione Mamre (centro di etnopsichiatria) occupandosi sia di clinica sia di attività laboratoriali co diverse tipologie di gruppi (operatori sanitari e scolastici, richiedenti asilo, adolescenti ecc…). Esperto di narrazione (formatomi con diversi storytellers sia in Italia sia in Spagna e Sud America), ricorro allo storytelling di comunità in diversi contesti sociali oltre a promuovere spettacoli di narrazione più strutturati (tra cui Storie della cappelliera, La madre muerte, La kora e la parola..) Ho condotto in collaborazione con la Città di Torino, con la Scuola Holden, la Rete delle Biblioteche Civiche Torinesi, il Festival Culturale di Torino Spiritualità, Terra Madre e con il supporto del Comune di Torino e della fondazione CRT, un progetto di Biblioteche Viventi che ha coinvolto per ogni evento circa 200 persone tra “librai” (volontari che si occupano della raccolta e redazione delle singole storie), “libri” (i narratori in prima persona) e “lettori”. Per quattro anni il progetto è stato sostenuto presso e dal Comune di Volvera interessato ad un lavoro sulla narrazione che coinvolgesse gli abitanti grazie alla Living Library, ai laboratori di storytelling ed a spettacoli di narrazione, tutte attività e situazioni che hanno la parola come protagonista. Ho organizzato e realizzato con diverse realtà piemontesi (Comuni, Cooperative, Fondazioni) evento di narrazione comunitaria con l’obiettivo di raccogliere attraverso le storie diverse parti di una comunità. Attualmente collabora con l’università di Torino Dipartimento di Culture, Politica e Società come consulente sulla narrazione e sulle Living Library come azione di sviluppo comunitario e di contrasto delle discriminazioni e dei pregiudizi.
Nel 2023 ha organizzato e realizzato la Living Library sul tema del DONO in collaborazione con la biblioteca civica di Chieri che ha ospitato e supportato il progetto, sostenuto economicamente dal Comune di Chieri.
Stefano Giorgi nasce a Torino dove vive e lavora. Laureato in architettura non frequenta l’accademia ma studia, con diversi artisti-maestri, disegno e pittura, approfondendo la pittura cinese ad inchiostro. Nell’atelier del suo maestro inizia a lavorare con le macchie ed elaborare il suo personale stile chiamato “Pittura Aleatoria”.
Realizza nel 2005 uno speciale sistema di proiezione che unisce colori liquidi e videoproiezioni, con cui attualmente performa particolari live painting accompagnato da musicisti, muovendosi orizzontamente in differenti contesti del contemporaneo, dalla danza all’arte visiva, dalla musica al teatro. Ha partecipato al festival MiTO (2014), festival di Avignon (2010), TorinoSpiritualità (2013-2016) , festival Incanti (2014-2016) Experimental Film Virginia Festival (USA 2017). Ha collaborato con: Subsonica (2011), Nicola Campogrande (2014-2016), Lella Costa (2019- 2023) e numerosi altri artisti.
Comincia la collaborazione con Marco Pollarolo come narratore ed antropologo nel 2015 con Storie della cappelliera e continua dal 2016 con La madre muerte che ha all’attivo circa una quarantina di repliche.
Dipinge, in periodi di raccoglimento e meditazione in montagna, opere in cui fonde tecniche orientali ed occidentali, casualità e controllo.
Tiene corsi e seminari sulla sua pittura nel suo atelier. Ha collaborato attraverso varie realtà del territorio, Museo del Cinema, Circolo dei Lettori, proponendo spettacoli e progetti didattici specifici.
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Info & Costi
Spettacolo con
FORMULA UP TO YOU
donazione minima:
5 euro a persona
Consumazione facoltativa e senza maggiorazioni.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti a sedere disponibili.
È possibile prenotare un posto al tavolo solo in caso si decida di cenare.
La CENA SPETTACOLOSA viene servita dalle 20.00, solo su prenotazione.
Info e prenotazioni: 011.6690577
Gli appuntamenti iniziano in orario