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Letture di maggio

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    Marco Rossari
    LE CENTO VITE DI NEMESIO (e/o, 18 euro)
    [spoiler title=”Nemo, come si fa chiamare per distinguersi dal padre da cui ha preso il nome (il Nemesio del titolo), vive proprio come un Signor Nessuno un’esistenza grigia e senza costrutto, (…)”]Nemo, come si fa chiamare per distinguersi dal padre da cui ha preso il nome (il Nemesio del titolo), vive proprio come un Signor Nessuno un’esistenza grigia e senza costrutto, a differenza del genitore, nato nel 1899, che ha attraversato il secolo lasciando il segno e intensissimamente vivendo, partecipando ai due conflitti mondiali, diventando partigiano, amando molte donne, divenendo infine pittore.
    Proprio in occasione di una mostra in suo onore per festeggiare i suoi cent’anni Nemesio senior ha un malore e Nemo deve recarsi al suo capezzale, cosa che lo porterà a vivere avventure rocambolesche ripercorrendo una vita lunga un secolo e riscoprendo un padre altrimenti sconosciuto.

    “Qualcuno aveva tacciato Nemesio di disimpegno, ma oh, suo figlio aveva due genitori da mantenere, ben tre bocche da sfamare, e con queste premesse partorire un’arte violentemente antifascista sarebbe stato come rinunciare al biberon. Inoltre quel minimo dibattito -non alieno da invidie- si svolgeva solo a livello calndestino, nello stesso luogo dove si nascondeva la caricatura puerile del bamboccione per eccellenza, ossia il duce. E così adesso era arrivato un appuntamento di prestigio e Nemesio vi si stava recando con il cuore gonfio di timore.”[/spoiler]

    Roberto Bolaño
    TRE (Sur, 16,50 euro)
    [spoiler title=”Se lo conosciamo più attraverso i suoi vorticosi romanzi, è da giovanissimo che Bolaño comincia a scrivere i suoi primi versi. (…)”]Se lo conosciamo più attraverso i suoi vorticosi romanzi, è da giovanissimo che Bolaño comincia a scrivere i suoi primi versi. E la poesia ha un posto d’onore nella sua produzione letteraria, tanto da essere strettamente legata alla prosa: i romanzi pullulano di poeti, le poesie hanno la quasi la sostanza di romanzi brevissimi.
    Primo della serie, Sur ha deciso di ripubblicare la sua opera poetica e Tre, con la sua divisione in tre diverse sezioni, ben incarna le diverse anime e cifre stilistiche dei versi dell’autore cileno.
    Il testo a fronte completa il quadro idilliaco.

    “39. Ho sognato che mi addormentavo mentre i miei compagni di liceo cercavano di liberare Robert Desnos dal campo di concentramento di Terezín. Quando mi svegliavo una voce mi ordinava di muovermi. Svelto, Bolaño, svelto, non c’è tempo da perdere. Quando arrivavo c’era solo un vecchio detective a frugare nelle rovine fumanti dell’assalto.”[/spoiler]

    Eshkol Nevo
    TRE PIANI (Neri Pozza, 17 euro)
    [spoiler title=”È in Israele, nei pressi di Tel Aviv, che si erge la palazzina di tre piani cui accenna il titolo. 2 (…)”]È in Israele, nei pressi di Tel Aviv, che si erge la palazzina di tre piani cui accenna il titolo. Palazzina tranquilla, ordinata, mai clamori o rumori al di sopra delle righe.
    Ma le esistenze che si celano dietro alle porte sono molto più tormentate di quello che potrebbe sembrare ad una prima occhiata dall’esterno.
    Al primo piano ci sono Arnon e Ayelet con la piccola Ofri. I vicini sono gli anziani Ruth e Hermann.
    Al secondo piano Hani accudisce attanagliata dalla solitudine (il marito Assaf è sempre via per lavoro) i due figli.
    Al terzo piano, Dovra, giudice in pensione, ricerca la voce del marito defunto in una segreteria telefonica che le farà ripoercorrere il loro passato insieme.
    I personaggi, indagati nell’intimo della loro psiche, si muovono tra bisogno d’amore, tradimento, bisogno di lasciarsi andare e regalano al lettore profondità e umanità, coivolgendo e avvolgendo.

    “Ho preparato gli spaghetti al ragù e pensato: forse è l’ultima volta che accendo il fornello di questa cucina.
    Ho compiuto tutte quelle azioni con gelida calma. Come un’antropologa che osserva la sua stessa vita. Come un inviato intento a documentare un disastro un attimo prima del disastro. È parecchio strano, a ben pensarci. Avevo fatto un tale sforzo per avere una famiglia normale, e adesso che un vero pericolo minacciava di distruggere la più grande conquista della mia vita io ero spaventosamente indifferente.”[/spoiler]

    Gabriela Mistral
    REGNO ANIMALE prosa poetica dell’acqua e del vento (Edicola Ediciones, 14 euro)
    [spoiler title=”Un libro illustrato per grandi e piccoli lettori alla scoperta del meraviglioso mondo degli animali, in compagnia di Gabriela Mistral, insegnante e poetessa cilena (…)”]Un libro illustrato per grandi e piccoli lettori alla scoperta del meraviglioso mondo degli animali, in compagnia di Gabriela Mistral, insegnante e poetessa cilena, Premio Nobel per la Letteratura, e le illustrazioni di Raquel Echenique e Fito Holloway. Un tesoro di immagini poetiche, leggende popolari e racconti per scoprire insieme la magia di una scrittura autentica e ricca di significati.

    -Però da che parte vanno?
    -Si sono persi e non lo sanno?

    -Ma che pensiero balzano,
    non si perde il pellicano!
    Noi si, che ci perdiamo (…)[/spoiler]

    Marino Magliani
    L’ESILIO DEI MOSCERINI DANZANTI GIAPPONESI (Exorma Edizioni, 14,50 euro)
    [spoiler title=”I luoghi e le circostanze del passato e del presente si allacciano come in una treccia: (…)”]I luoghi e le circostanze del passato e del presente si allacciano come in una treccia: i collegi, la valle ulivata dell’infanzia, le caserme e i reparti neuro dove colui che racconta ha vissuto «nei dieci anni di residenza nella notte»… Un’autobiografia, per frammenti e senza soggetto, che si presuppone vera proprio perché non c’è nessuna prova che lo sia. Il mare, le spiagge, l’orizzonte di sabbia, le acque ricorrono nel libro come un connettivo della nostalgia. Da un esilio all’altro, il luogo della presenza: «Dicono che gli esuli fanno bene due cose, una è camminare lungo le rive di un fiume, o di un mare, di un lago, di un canale. L’altra è non dormire la notte».

    Te ne ne stai piantato sulle terre cretose, i cieli solcati da incendi, e nel giro dei due o tre minuti in cui tordi, merli e pettirossi spengono o accendono vita e morte, se sei fortunato la vedi emergere dai vapori finali. È la nave dei sogni che bruciano. Quanto a me, come avrei fatto a crederci se da bambino mi avessero detto: sai, là sopra ci salirai più di trecento volte. Trecento volte! Ma dài, neanche un bambino se la berrebbe. Eppure c’è qualcosa che elude il numero delle mie presenze in Corsica, ed è che neanche così, neanche dopo esserci stato tutte quelle volte lì, posso dire di conoscerne i contorni. Di averne attraversato una strada, un orto, di essere entrato in una chiesa o in una trattoria corsa. Io dell’isola dei sogni che bruciavano e non restava nulla, ignoro tutto.[/spoiler]

    Ian McEwan
    NEL GUSCIO (Einaudi, 18 euro)
    [spoiler title=”La gravidanza di Trudy è quasi a termine, ma l’evento si prospetta tutt’altro che lieto per il suo piccolo ospite. (…)”]La gravidanza di Trudy è quasi a termine, ma l’evento si prospetta tutt’altro che lieto per il suo piccolo ospite. Ad attenderlo nella grande casa di famiglia (e nel letto coniugale) non c’è il legittimo marito di Trudy e suo futuro padre, John Cairncross, poeta povero e sconosciuto, innamorato della moglie e della civiltà delle parole, ma il fratello di lui, il ricco e becero agente immobiliare Claude. Dalla sua posizione ribaltata e cieca, il nascituro gode nondimeno di una prospettiva privilegiata sugli eventi in corso, ed è lui a metterci a parte di una vicenda di lutto e di sospetto dagli echi assai familiari. [/spoiler]

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