I consigli di lettura di aprile in arrivo dalla newsletter lunatica
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Edna O’Brien
TANTE PICCOLE SEDIE ROSSE (Einaudi, 18 euro)
[spoiler title=”In una notte Irlandese, nello speduto borgo di Cloonoila, arriva uno straniero. Si definisce poeta e guaritore, in grado di risolvere problemi nella sfera sessuale (…)”]In una notte Irlandese, nello speduto borgo di Cloonoila, arriva uno straniero. Si definisce poeta e guaritore, in grado di risolvere problemi nella sfera sessuale. La comunità rimane subito catturata dalla sua personalità magnetica. E per Fidelma McBride la vita non sarà più la stessa!
“Dietro la finestra lunga e stretta dell’appartamento accanto a quello di Jasmeen c’era sempre una bambina. Sembrava fatta su misura per la finestra e stava immobile, pensierosa. Avrà avuto cinque o sei anni e Fidelma si chiedeva perché stesse lì ad aspettare con tanta costanza. Poi una mattina fece un cenno di saluto. Un impercettibile movimento del polso, come in risposta all’ordine di salutare un dignitario.
Non molto tempo dopo sorrise.”[/spoiler]
Alessandro Barbaglia
LA LOCANDA DELL’ULTIMA SOLITUDINE (Mondadori, 17 euro)
[spoiler title=”Le storie di Libero e Viola scorrono parallele, sfiorandosi.
Libero in una grande città, in un grande appartamento quasi vuoto, se si eccettua un gran baule bianco con dentro una mappa che insegna a seguire i sogni. (…)”]Le storie di Libero e Viola scorrono parallele, sfiorandosi.
Libero in una grande città, in un grande appartamento quasi vuoto, se si eccettua un gran baule bianco con dentro una mappa che insegna a seguire i sogni.
Viola che vorrebbe andar via dal paesino di Bisogno in cui vive con solo la madre (il padre è scomparso misteriosamente) e le altre donne di famiglia che accordano i fiori che si sono scordati e che le insegnano a inseguire i sogni, che proprio come i fiori vanno curati con amore.
La Locanda dell’Ultima Solitudine sembra proprio il posto adatto in cui il destino scriva finalmente le sue storie, un posto arroccato su uno scoglio, a metà fra mare e cielo. Ed è proprio qui che Libero nel 2007 prenota un tavolo per 10 anni dopo, sicuro che lì il suo destino dovrà compiersi, basterà saper aspettare!
“Se ne convinceva ogni istante di più: quella viaggiatrice non era un caso. Perché non poteva essere un caso che lei viaggiasse a quell’ora e si sedesse sempre allo stesso posto sullo stesso treno. Chi fa così, con quel metodo costante, lo fa per raccontare qualcosa.
E’ una presenza ordinata che ha senso. E non manca mai. Libero la osservava un minuto o poco più, tutti i giorni. Lei non l’aveva visto mai invece.
Lui, di solito, arrivava sul binario trenta secondi prima del treno, giusto per poterla aspettare. Non aveva idea di dove andasse nè da dove venisse. Non aveva idea di nulla. Identico oggi, domani e dopodomani. Identico anche dopo dopodomani. Identico per giorni e giorni a convincersi sempre di più che lei, con quel suo silenzioso e indifferente passare, avesse qualcosa da dirgli.”[/spoiler]
Brian Panowich
BULL MOUNTAIN (NNE, 18 euro)
[spoiler title=”Clayton vuole affrancarsi dalla sua famiglia, I Burroughs, che trafficando in whiskey di mais, marijuana e metanfetamina controllano Bull Mountain. Per questo sposa la bella Kate e diventa screriffo della città a valle. (…)”]Clayton vuole affrancarsi dalla sua famiglia, I Burroughs, che trafficando in whiskey di mais, marijuana e metanfetamina controllano Bull Mountain. Per questo sposa la bella Kate e diventa screriffo della città a valle.
Ma l’agente federale Simon Holly vuole scoprire il marcio che muovono i Bourroughs e quindi Calyton deve fare i conti con il suo passato, con la sua famiglia, con le sue origini, i ricordi e le paure.
La voce corale di tutti i personaggi che raccontano la storia dal loro punto di vista rende la narrazione affascinante, capace di calamitare, parola dopo parola.
“Clayton quasi ribaltò la scrivania per alzarsi e correre all’ingresso. Pregò che non fosse ciò che si aspettava, ma si rese conto di quanto stava succedendo dall’altra parte della porta prima ancora di aprirla. Suo fratello Halford era davanti alla doppia porta a vetri che si affacciava sulla strada e stringeva Cricket per i capelli come un pesce che penzola da una lenza. Computer, telefono e foto incorniciate sulla scrivania della ragazza erano rotti e sparpagliati sul pavimento, un chiaro segno che Halford l’aveva sollevata di peso e trascinata via. Cricket urlava, piangeva, graffiava la mano di Halford, ma lui stringeva più forte. Clayton rimase a guardare atterrito non la ragazza minuta che si divincolava sulle punte dei piedi, ma il fucile a canna doppia che Hal le teneva puntato sotto il mento. Lo sceriffo sfoderò d’istinto la pistola e la puntò con entrambe le mani contro il fratello maggiore.”[/spoiler]
Elena Favilli e Francesca Cavallo
STORIE DELLA BUONANOTTE PER BAMBINE RIBELLI (Mondadori, 19 euro)
[spoiler title=”Noi di questo libro ci siamo innamorate perché è una chicca di disegni e storie, storie di donne che storicamente hanno lasciato un segno, ma che sono poi state ingiustamente accantonate, storie magistralmente illustrate da tante disegnatrici sparse per tutto il mondo. (…)”]Noi di questo libro ci siamo innamorate perché è una chicca di disegni e storie, storie di donne che storicamente hanno lasciato un segno, ma che sono poi state ingiustamente accantonate, storie magistralmente illustrate da tante disegnatrici sparse per tutto il mondo. Un libro corale, che sicuramente non renderà giustizia ai personaggi ritratti, che sicuramente ha avuto una risonanza maggiore di quanto valga l’opera in sè per sè. Ma noi lo abbiamo trovato un buon punto di partenza per risvegliare la coscienza critica dei più, sull’universo femminile, un primo passo che aiuta i più piccini, ma anche i più grandi, a conoscere, a voler andare a scoprire destini altrimenti dimenticati. O quasi.
Con tutti i limiti del caso non ci sentiamo quindi di cassare questo volume colorato, con contenuti tutti da approfondire.[/spoiler]
Toni Cade Bambara
GORILLA, AMORE MIO (Sur, 16,50 euro)
[spoiler title=”Anche in questa raccolta di racconti vediamo protagoniste donne e bambini, in un affresco del mondo afroamericano anni ’50 e ’70 ritratto in modo divertito e con un pizzico di bonaria critica dalla Bambara. (…)”]Anche in questa raccolta di racconti vediamo protagoniste donne e bambini, in un affresco del mondo afroamericano anni ’50 e ’70 ritratto in modo divertito e con un pizzico di bonaria critica dalla Bambara. Riscoperto e dato alle stampe su iniziativa di Toni Morrison è una delizia immergersi nei 15 spaccati di quotidianità tra liti, crisi, compassione, solidarità. E la lettura proseguirà a ritmo di blues, ma con accenni rap che ne renderanno il giusto grado di sovversività e ribellione.
Per la prima volta tradotto in italiano, è un gioiellino da non perdere!
“Insomma tutti passano
e dicono ehi Bovanne, vecchio mio. Capirai che sforzo,
continuano a fare su e giù, manco un attimo si fermano a
prendergli un bicchiere o uno di quei bei panini o a raccontargli
le ultime novità. E lui lì col sorriso, metti che gli rivolgono
la parola vuole stare pronto. Per cui ecco perché
me lo trascino in pista e balliamo stretti fra i tavoli e le sedie
e una montagna di cappotti con gli altri intorno che
chiacchierano fitti fitti e se ne fregano del cieco che gli aggiustava
i pattini e i monopattini a tutti quanti quando erano
piccoli. Balliamo appiccicati e chiacchieriamo leggeri,
canticchiamo. E lì m’arriva mia figlia che mi guarda schifata
come quando dice che non ho una «coscienza politica»,
come se avessi la rogna e fossi un caso disperato. Ma io
non me la filo e guardo solo il viso spento di Bovanne e gli
dico che ha la pancia come un tamburo e lui ride. Ride a
crepapelle. E lì m’arriva Task, mio figlio piccolo, mi bussa
sul gomito come il capoclasse alle elementari quando sei in
fila per l’appello e fai troppo casino.”[/spoiler]
Amos Oz
TOCCA L’ACQUA, TOCCA IL VENTO (Feltrinelli, 16 euro)
[spoiler title=”1939. I tedeschi avanzano in Polonia ed Elisha Pomeraz non rimane ad attenderli, ma fugge per i boschi, lasciandosi indietro la bella e intelligente Stefa, sua moglie, che sottovaluta il pericolo. (…)”]1939. I tedeschi avanzano in Polonia ed Elisha Pomeraz non rimane ad attenderli, ma fugge per i boschi, lasciandosi indietro la bella e intelligente Stefa, sua moglie, che sottovaluta il pericolo. Lui approda in Grecia, quindi in Israele, dove in un kibbutz che lo accoglie ricomincia a riparare orologi e a trovare un nesso tra il loro meccanismo, la musica, la matematica che li governa. Stefa invece viene deportata in Unione Sovietica e costretta a diventare una spia staliniana. Il sogno comune quello di riabbracciarsi. E sono simboli magici, dolcezza, tratti di mistero a puntellare le pagine del romanzo, fino alla parola fine.
“Intanto al kibbutz tutto andava avanti con la sua regolarità: un giorno dopo l’altro, con le notti inghiottite fra un giorno e l’altro perché la notte sembra sempre piena di cattive intenzioni e perciò, senza compromesso e senza tentazione, bisognava barricarsi o evitarla con cautela. Non c’è scelta. In effetti, qui fra le alture rocciose della Galilea, luogo in cui i rovi spinosi crescono persino sulla pietra, le notti contenevano un fondamento demoniaco e minaccioso.”[/spoiler]
Einzlkind
BILLY (Nottetempo, 16,50 euro)
[spoiler title=”Billy è cresciuto a Duffmore, in Scozia, insieme a zio Seamus, zia Livi e ai cugini Frank e Polly, dopo che Monkboy e Birdy – i suoi genitori – sono partiti per un lungo trip senza piú tornare. (…)”]Billy è cresciuto a Duffmore, in Scozia, insieme a zio Seamus, zia Livi e ai cugini Frank e Polly, dopo che Monkboy e Birdy – i suoi genitori – sono partiti per un lungo trip senza piú tornare. Tutto quello che gli è rimasto di loro è un vecchio giradischi e l’amore per la musica, dai Ramones ai Joy Division. A 19 anni, quando entra a far parte dell’azienda di famiglia, per lui finisce l’innocenza. Billy e la sua famiglia si occupano di omicidi in giro per il mondo, perché c’è sempre qualcuno che vuole essere vendicato o risarcito. Dodici sono i casi che Billy ha già affrontato con la sua Walther, dodici le istantanee e le storie che porta con sé. A 34 anni è diretto a Las Vegas per incontrare un “collega”, ma anche per divertirsi un po’ nella capitale mondiale del gioco. I suoi piani, però, saranno costretti a cambiare.
“È sempre la stessa storia quando vi accorgete che non è un gioco, un bluff, che non c’è via d’uscita e nessuno vi risveglierà da questo sogno fosco. Nessun supereroe verrà a salvarvi. Non ci sarà nessun perdono. All’inizio ridete, un po’ titubanti forse, dopo cominciate a piagnucolare. Poi vorreste pagare. Con il denaro. Ma non è cosí che si paga. Il denaro non serve. Non qui, non in questo momento.”[/spoiler]
Tom Drury
LA FINE DEI VANDALISMI (NNE, 19 euro)
[spoiler title=”Senti cosa ho scritto” significa innanzitutto che Lorenzo Bartolini le poesie di questo libro vorrebbe fartele sentire, cioè ascoltare dal vivo; (…)”]La fine dei vandalismi è il primo romanzo della trilogia di Grouse County di Tom Drury. Il mondo di Grouse County è un luogo in cui le vite delle persone sono intrecciate le une alle altre in legami amicali e affettivi, o semplice conoscenza, inestricabili. Tutti conoscono tutti e sanno tutto, mentre la vita macina gioie e tristezze di cui Drury è uno straordinario e ironico cantore. Il cuore della vicenda è il triangolo composto dallo sceriffo Dan Norman, il pregiudicato Tiny Darling e la sua ex moglie Louise, che sta per sposare lo sceriffo.
“Il fatto è che a Grouse County si nutre una generale e persistente diffidenza nei confronti di chi vuole porsi al di sopra degli altri e quindi si mantiene la massima vigilanza. Un tempo c’era una scritta su un ponte della ferrovia a sud di Stone City che diceva: MEGLIO UN SIGNOR NESSUNO CHE NON FA NULLA CHE UN QUALCUNO CHE FREGA TUTTI. E solo negli ultimi dieci o vent’anni si era sbiadita al punto da non risultare più leggibile.”[/spoiler]
Lorenzo Bartolini
SENTI COSA HO SCRITTO (Miraggi, 12 euro)
[spoiler title=”Senti cosa ho scritto” significa innanzitutto che Lorenzo Bartolini le poesie di questo libro vorrebbe fartele sentire, cioè ascoltare dal vivo; (…)”]“Senti cosa ho scritto” significa innanzitutto che Lorenzo Bartolini le poesie di questo libro vorrebbe fartele sentire, cioè ascoltare dal vivo; con una trasmissione fisica, da bocca a orecchio. Significa che questo libro è un invito per andare a conoscere l’autore di persona, in un teatro, un locale, un luogo qualsiasi in cui si ritrova a recitare versi. O è, viceversa, la traccia silenziosa di un incontro già avvenuto, in cui risuonano voci e risate.
Ma significa anche che l’autore ha messo nelle parole di queste poesie ciò che ha sentito, provato, vissuto di persona, in carne e sangue. E spera che, leggendo, tu possa sentire, provare, vivere quello che lui ha scritto. Ossia che si possa davvero, tramite la poesia, condividere scampoli autentici di umanità. (dall’introduzione di Roberto Mercadini)
[/accordion]Di un porto nuovo
a cui approdare.
La mia nave è poca cosa
porto povertà
niente ori
porto un mazzo di carte senza jolly
sediamo a questo tavolo
ti prego
giochiamo
sì, fammi giocare
ho un cuore bimbo
che vuol ridere
per niente[/spoiler]